Il grano Saraceno

Il grano saraceno, noto anche come “grano nero”, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Poligonacee. Gli esperti lo identificano come Polygonum fagopyrum, con una nomenclatura derivata dal latino. “Fagopyrum” deriva da “fagus,” che significa faggio, e “piro,” che significa letteralmente frumento. Il grano saraceno è associato al faggio per via dei suoi semi triangolari simili, ma prende il nome dal frumento poiché si ottiene una farina simile dalla macinazione dei suoi semi.

Il grano saraceno è spesso erroneamente classificato come un cereale, anche se non fa parte della famiglia delle Graminacee. Appartiene invece agli pseudo-cereali (come amaranto e chinoa), in quanto il suo seme ha le stesse caratteristiche, sia nutritive che di utilizzo, dei cereali.

La pianta di grano saraceno, originaria della Siberia e della Manciuria, prospera in climi che non sono eccessivamente freddi, richiedendo temperature non inferiori ai 20 gradi Celsius. Questa pianta a fiore non tollera bene le fluttuazioni di temperatura e richiede un apporto abbondante di acqua.Il fusto del grano saraceno ha una forma cilindrica e il suo colore indica il momento ottimale per la raccolta e la macinazione: appena germogliato è di colore verde, ma durante il processo di maturazione assume una tonalità rosso-brunastro. Quando raggiunge la caratteristica tonalità scura, è pronto per essere raccolto.