Come evitare possibili contaminazioni da glutine

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La quantità limite di glutine che può trovarsi all’interno di un prodotto deve essere inferiore ai 20 mg per kg affinché possa definirsi alimento privo di glutine e adatto all’alimentazione per celiaci. 

Questa quantità è veramente piccolissima se pensiamo che una fetta di pane contiene 2,5 grammi di glutine, ovvero 12 volte e mezzo il limite consentito. 

Nonostante tutti gli accorgimenti che una persona può avere, le contaminazioni da glutine sono sempre dietro l’angolo ed è per questo che La Veronese ha deciso di evitare al massimo le contaminazioni crociate, orientando l’intera produzione al senza glutine.

Per prima cosa, cerchiamo di capire cosa siano le contaminazioni da glutine.

1. Contaminazioni da glutine: contaminazione ambientale vs contaminazione crociata

Le contaminazioni da glutine accadono quando un celiaco assume in maniera accidentale un alimento che presenta tracce di glutine. Esistono due tipologie di contaminazione: 

  • Contaminazione ambientale: questa tipologia di contaminazione è causata da comportamenti non corretti che provocano l’assunzione di alimenti contaminati da parte del consumatore. Un esempio può essere: friggere cibi senza glutine nello stesso olio utilizzato per alimenti con glutine; 
  • Contaminazione crociata: questa tipologia, invece, è a carico del produttore. In quanto le contaminazioni sono dovute a degli “incroci” del prodotto senza glutine con quello con il glutine che possono avvenire in qualunque momento durante la filiera di produzione. 

I sintomi della contaminazione da glutine sono soggettivi e possono essere più o meno intensi. Ci sono celiaci asintomatici che non si accorgono di aver ingerito alimenti contaminati e altre persone, invece, che manifestano nausea, mal di testa, problemi gastrointestinali, reazioni cutanee, ecc. 

Le contaminazioni, anche se minime, possono causare danni alla salute del celiaco, è per questo che va ridotto al minimo il rischio di assunzione involontaria di glutine. Per stare sicuri, basta osservare poche e semplici regole. 

In questo articolo ci focalizzeremo sulle contaminazioni crociate. Abbiamo già accennato cosa sono, ma come può un consumatore evitare le contaminazioni crociate? 

2. Contaminazioni crociate: come evitarle leggendo l’etichetta

Le contaminazioni crociate potrebbero essere tranquillamente evitate leggendo l’etichetta del prodotto. La domanda che può sorgere spontanea è come faccio a sapere se un prodotto è senza glutine? 

Esistono principalmente 2 modi per capire se un prodotto è senza glutine oppure no:

  1. Fa parte dei prodotti naturalmente senza glutine, come il mais e il riso;
  2. Presenta la dicitura “senza glutine” o “gluten-free”.

Esistono molti cereali e prodotti che sono naturalmente senza glutine e che, quindi, possono essere consumati in completa tranquillità dai celiaci, ad esempio: il riso, il mais, i legumi, l’amaranto, ecc. Consigliamo sempre di affidarsi all’ABC della dieta del celiaco dell’associazione Italiana Celiachia per capire quali sono gli alimenti consentiti nella dieta senza glutine.

Oltre a questi prodotti, in commercio si possono trovare anche altri prodotti che si distinguono grazie alle diciture “senza glutine” o “gluten-free” presenti sulle confezioni. Quando queste caratteristiche sono presenti, significa che all’interno del prodotto si trova una quantità di glutine che è inferiore ai 20 mg al kg. Questi alimenti sono tra i più affidabili perché vengono sottoposti a rigidi controlli e devo rispettare le normative in vigore.

Tuttavia, sulle scaffalature dei vostri supermercati preferiti potrebbe esservi ancora capitato di incontrare dei prodotti che avevano scritto sulla confezione: “può contenere tracce di glutine”. Sebbene il prodotto sia privo di glutine e i controlli siano minuziosi, l’azienda non può garantire al 100% la sicurezza del prodotto. Quando leggete questa frase significa che l’alimento non può essere consumato in totale sicurezza da un celiaco perché potrebbe essere stato contaminato dal glutine durante il processo di produzione e che quindi, potrebbe esserci il rischio di contaminazione crociata. 
Nel nostro mulino abbiamo deciso di evitare ogni tipo di rischio, orientando l’intera produzione al senza glutine. Infatti, La Veronese offre solamente prodotti senza glutine e naturalmente privi di glutine per soddisfare i bisogni di un mercato in continua crescita e che ha bisogno di certezze. 

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